Giornate europee del mare

La riqualificazione dei Cantieri Tosi nel dettaglio

La riqualificazione dei Cantieri Tosi nel dettaglio

Le nuove strutture e funzioni previste all’interno del Polo vanno dal museo del mare alla fiera nautica, dal polo della ricerca all’impianto sportivo con lo stadio del nuoto. La proposta progettuale prevede anche la nuova stazione NASISI

Nuova Stazione NASISI

La proposta progettuale prevede un nuovo edificio che possa soddisfare gli obiettivi dettati dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Taranto e che possa permettere l’agevolazione degli interscambi su ferro e gomma e dunque  

- un collegamento più efficiente del quartiere Paolo VI 

- un nuovo capolinea della tratta ferroviaria Bari-Taranto, al posto dell’attuale che congestiona il traffico cittadino 

- il mezzo principale per raggiungere il vicino Aeroporto di Grottaglie, che verrà adibito anche ad uso pubblico e turistico

La stazione sarà anche servita da un nuovo servizio ciclo-pedonale, il quale permetterà il collegamento con itinerari turistici e con luoghi soggetti a riqualificazione, come ad esempio la vicina foce del fiume Galeso, da cui si potrà godere della suggestiva vista sul Mar Piccolo. 

 

Il Museo del Mare

Il TAMS (TAranto Museum of the Sea) riqualifica la Sala Tracciati all’interno degli ex cantieri Tosi dal punto di vista architettonico e sociale e lo restituisce alla città con un’identità e una nuova funzione pubblica di partecipazione e condivisione degli spazi.

 L’idea progettuale vuole valorizzare la struttura esistente con una nuova e moderna copertura che si “innesta” nell’edificio come una grande onda. Al suo interno sono previsti un grande auditorium e  spazi espositivi sul tema del mare di Taranto. Questi si sviluppano su più livelli e su tutta la lunghezza dell’edificio con un dinamismo architettonico e strutturale che rievoca l’arte costruttiva della carpenteria metallica dei sommergibili e degli scafi delle grandi navi pensate e progettate proprio in questo luogo.

 

Nuovo Stadio del Nuoto

L’area occupata dalle officine navali dei cantieri viene dotata di una nuova funzione che richiama la natura marittima di Taranto. 

Il nuovo Stadio del Nuoto, proposto dagli studenti, sarà il più grande del Sud Italia, adatto ad ospitare la XX edizione dei Giochi del Mediterraneo, che si terranno nel 2025.

 Lo stadio sarà interamente scavato in un podio, una piattaforma rialzata resa permeabile dall’inserimento di scale e percorsi, e da questo risulterà ben visibile solamente l’imponente copertura. 

Tramite una serie di percorsi sarà possibile accedere alle strutture secondarie, come piscine e le “stanze verdi”.

L’accesso alle tribune dello stadio sarà posto al termine di un lungo percorso rettilineo, terminante con una rampa di scale che porterà ad una quota superiore. 

L’entrata riservata agli atleti sarà separata dall’accesso pubblico e condurrà, per mezzo di una rampa, ad una quota minore dove saranno individuati i diversi ambienti di servizio, quali spogliatoi, piscina di riscaldamento e locali tecnici. 

Connesso agli sport acquatici è il progetto di un percorso per praticare kayak, realizzato su tutta la lunghezza dell’area presa in considerazione. 

 

Polo Medicina del Lavoro e Residenze

Nel cuore dell’area degli ex-Cantieri Tosi sorge su un lotto rettangolare l'edificio del Polo di ricerca seguendone la morfologia e volgendo i prospetti vetrati principalmente sul primo seno del Mar Piccolo di Taranto.

Si compone di tre elementi architettonici principali: il recinto, la torre e la corte interna

Il primo assume la funzione di centro medico e di ricerca, la seconda è una struttura residenziale che si compone di alloggi e appartamenti, la terza assume la funzione di spazio pubblico. 

La struttura è fortemente caratterizzata dalla presenza della grande copertura che plasma in maniera plastica gli edifici sottostanti e ne scandisce le variazioni altimetriche increspandosi come un grande foglio di carta. L’architettura definisce una serie di cuspidi che vanno da un'altezza di 6 mt fino ad arrivare ai 100 mt della torre residenziale. 

I prospetti riprendono le forme tipiche dei capannoni industriali creando delle geometrie semplici ove la copertura mostra, con un segno forte e visibile l'andamento degli edifici, i passaggi e gli accessi. 

La scelta dei materiali accentua la differenza tra la copertura, rivestita di un materiale tradizionale e massiccio quale la pietra, e le facciate degli edifici sottostanti composte da una struttura in pannelli di vetro e acciaio.

 

Fiera del Mare

Il progetto della Fiera del mare, nella zona a est dell’area, prevede la costruzione di una galleria centrale, la quale presenta al di sotto diversi padiglioni regolari in vetro e acciaio, percorsi pedonali e servizi quali: sicurezza, banca e posta, parafarmacia, biglietteria, centro informazioni e deposito bagagli. 

L’intera galleria si sviluppa su più livelli sospesi e sostenuti dal primo piano in poi da sottili pilastri in acciaio. 

Il piano terra invece è libero da ogni tipo di sostegno per agevolare il percorso espositivo.

I padiglioni presenti all’interno espongono nuove tecniche di navigazione, presentano idee di componenti funzionali per nuove imbarcazioni, componenti elettronici e nuove tecnologie nautiche. La galleria è lunga 400 m c.a. e larga 40 m, e presenta una copertura avente un modulo triangolare ripetuto in acciaio e vetro, con aperture in prossimità dei principali percorsi. 

La galleria diventa così il raccordo tra il verde progettato sull’affaccio del mare e gli undici padiglioni sul lato del bosco adibiti a servizi, sala conferenze, punto ristoro e ad esposizioni di nuovi materiali. 

Prati progettati fungono da aree di sosta e di relax. 

 

Le gru e il mare

Il waterfront degli ex Cantieri Tosi viene riqualificato con la realizzazione di una serie di piazze sull’acqua messe in comunicazione mediante l’individuazione di spazi verdi e zone d’ombra. 

I moli, indiscusse direttrici dell’area, caratterizzano il profilo della costa e assumono le funzioni di aree relax ad andamento lineare e di zona portuale destinata all’attracco di medie e piccole imbarcazioni. 

La darsena si fa scenografia per l’inserimento di un’architettura monolitica che, rompendo la superficie dell’acqua e scendendo al di sotto del livello del mare, costituisce un affaccio diretto su di un panorama di flora e fauna marina opportunamente incrementato. 

Un ruolo essenziale è svolto dalle grandi gru navali presenti in sito, per le quali è stato previsto un processo di recupero e di totale rifunzionalizzazione. 

Una di queste viene attrezzata a parco acquatico tramite l’introduzione di trampolini e scivoli su diversa quota e di una piscina in vetro sospesa e collocata a circa 40 metri di altezza.

 Un’altra racchiuderà in sé l’emblema del genius loci raffigurando la natura che si riappropria del sito tramite la creazione di un vero e proprio “bosco verticale”. 

Le tre gru con braccio pieghevole, trattate in egual maniera e collegate mediante una funivia panoramica, sosterranno, infine, una struttura geodetica di forma sferica, realizzata in acciaio e vetro, che ospiterà al suo interno un osservatorio.


Stampa  

Ti potrebbe interessare anche...