News

I Servizi Ecosistemici

I Servizi Ecosistemici

Non è facile comprendere il valore di beni e servizi che gli ecosistemi garantiscono al Pianeta, e forse è per questo che assistiamo increduli al loro forte degrado.

Insieme con Fernando Rubino cercheremo di riconoscere l’importanza centrale degli ecosistemi e i benefici che ne riceviamo, per una crescita di consapevolezza nel consumo delle risorse naturali.

Cos’è un ecosistema? E’ un sistema di relazioni tra esseri viventi e l’ambiente che li circonda; una combinazione complessa
 di organismi, microrganismi e habitat, strettamente interdipendenti. Un ecosistema, capace di produrre beni e servizi, garantisce benefici per tutte le specie viventi inclusa la specie umana.

Un’utile classificazione dei servizi ecosistemici fornita dal MEA, Il Millennium Ecosystem Assessment, li divide in 4 tipologie:

  • servizi di approvvigionamento: es. cibo, acqua, legno, fibre;
  • servizi di regolazione: es. stabilizzazione del clima, assesto idrogeologico, barriera alla diffusione 
di malattie, riciclo dei rifiuti, qualità dell’acqua; 

  • servizi culturali: es. valori estetici, ricreativi, spirituali; 

  • servizi di supporto: es. formazione del suolo, fotosintesi clorofilliana, riciclo dei nutrienti.

Gli ecosistemi con la vegetazione contribuiscono ad assicurare la stabilità del suolo e a contenere gli eventi catastrofici come inondazioni, siccità, frane; con i fiumi, i laghi e le falde sotterranee, costituiscono un serbatoio d’acqua dolce per tutte le specie viventi; hanno la capacità di assorbire le sostanze di rifiuto e decontaminare l’ambiente; con l’impollinazione permettono la fecondazione delle piante e quindi anche la produzione di cibo. Offrono inoltre la possibilità di svolgere attività ricreative, turistiche, sportive, oltre a opportunità di carattere culturale in campo scientifico, artistico, spirituale ed emotivo. Insomma, gli ecosistemi danno all’Uomo salute, benessere e qualità di vita.

E la biodiversità fa altrettanto perché fornisce alla capacità degli ecosistemi un essenziale contributo a produrre i beni e i servizi necessari al benessere umano.

Il valore degli ecosistemi si esplica dunque in termini di benessere umano, occupazione, salute e qualità della vita.

In genere però non si attribuisce valore ai servizi e ciò spiega il forte declino a cui stiamo assistendo. D’altra parte, tradurre il loro valore ecologico in valore economico è un’impresa ardua. Se è possibile attribuire un valore economico a un giacimento di minerali o a una riserva di petrolio, non altrettanto facile è farlo con un fiume, una foresta o una popolazione ittica.

Il capitale naturale, cioè il capitale che la Natura ci mette a disposizione, costituisce una ricchezza difficile da quantificare.

Tuttavia, le valutazioni economiche dei beni e servizi degli ecosistemi proposte per dare un valore economico alla conservazione della biodiversità, stimano il valore dei servizi degli ecosistemi in una cifra intorno ai 72 trilioni di dollari, cioè un miliardo di miliardi di dollari, pari a circa il doppio del PIL mondiale.

Lo scopo di queste stime è quello di comprendere meglio il reale valore economico e i benefici che riceviamo dalla natura, per avere un atteggiamento più responsabile nel consumo delle risorse naturali.

Dagli anni Settanta  abbiamo iniziato a consumare più risorse di quelle che la Terra riesce a fornirci durante l'anno; da quel momento la società umana vive un overshoot ecologico: le risorse naturali sono consumate e utilizzate in misura superiore alla capacità degli ecosistemi di rigenerarle.

L’Earth Overshoot day indica il giorno in cui la nostra domanda annuale di risorse naturali supera l’offerta, cioè le risorse che la Terra può produrre nell'intero anno.

Per misurare il consumo da parte degli esseri umani delle risorse naturali che produce la Terra, si usa un indicatore chiamato impronta ecologica.

Più precisamente l'impronta ecologica rappresenta la quantità di superficie terrestre e acquatica necessaria a produrre tutte le risorse che l'umanità consuma, e ad assorbire i rifiuti o le emissioni che produce.

È un indicatore che mette in relazione il consumo umano di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.

Nel 2020 il COVID-19 per effetto del lockdown ha portato a una riduzione del 9,3% dell'impronta ecologica dell'umanità. Il nostro debito con il Pianeta è iniziato più tardi rispetto agli altri anni, il 22 agosto, mentre nel 2019 più o meno come gli altri ultimi anni, è stato il 29 luglio. A partire da quella data, l'umanità consuma risorse non prodotte dal pianeta Terra nel corrente anno. Questa constatazione è molto importante per accrescere la consapevolezza di ognuno e ridurre l’impatto ecologico globale.

I servizi che gli ecosistemi marini costieri offrono al benessere umano sono servizi di Approvvigionamento e Regolazione, nonché servizi Culturali e di Supporto.

Tra i servizi di Approvvigionamento si citano il cibo, il materiale biologico non 
a scopo alimentare, la biodiversità. 


Tra i servizi di Regolazione rientra il mantenimento della chimica dell’atmosfera e degli oceani, l’azione sul clima; la 
prevenzione e 
mitigazione di eventi straordinari e la rimozione di inquinanti. Tra i servizi Culturali possiamo elencare i valori legati alla tradizione, folklore, religione, arte, oltre che all’educazione, divulgazione, ricerca e conoscenza e al benessere che turismo, sport e percezione sensoriale ci danno. Infine tra i servizi di supporto la resilienza, resistenza, biogenesi, produzione primaria, ciclo dei nutrienti, biodiversità.

Per continuare a usufruire di questi servizi è necessario proteggere gli ecosistemi dalle tante minacce che incombono e dalle molteplici pressioni delle attività umane. Spesso si tratta di attività non strettamente vitali ma legate alla logica dello sfruttare il momento.

Le principali minacce agli ecosistemi marini sono rappresentate dalla frammentazione e perdita di habitat, dal sovrasfruttamento delle risorse, dai cambiamenti climatici, dalle specie aliene, dall’ inquinamento, dalla perdita di biodiversità, dalla pesca illegale, e dalla raccolta indiscriminata.

La conservazione degli ecosistemi deve essere perseguita senza limiti stabilendo un equilibrio tra lo sfruttamento delle risorse naturali e la tutela di tutte le forme di vita e degli ambienti che le ospitano.

Accedi qui alla presentazione di Fernando Rubino– CNR/IRSA Talassografico Taranto, al PCTO con i ragazzi del Liceo Aristosseno.


Stampa  

Ti potrebbe interessare anche...